Una revisione sistematica della letteratura basata su alcuni articoli scientifici pubblicati su sei database (PubMed, PsycINFO, Embase, Web of Science,) fino al mese di ottobre 2015, ha preso in esame la correlazione tra l’inattività fisica, ad esempio lo stare seduti davanti alla TV oppure avere un lavoro molto sedentario, uno stile di vita attivo con regolare attività fisica e la mortalità per malattie cardiovascolari e tumorali (cancro al seno o al colon ad esempio) .
La metanalisi ha analizzato i dati di 16 studi per un numero di circa un milione di persone per 2-18 anni, durante i quali 84 609 (8,4%) sono morti e ha concluso che alti livelli di attività fisica di moderata intensità e della durata di circa 60-75 minuti al giorno sembrerebbero in grado di diminuire sensibilmente o addirittura di eliminare l’aumentato rischio di morte associato ad uno stile di vita sedentario incoraggiando sempre di più il cambiamento verso una stile di avita attivo e confermando l’ipotesi di come l’attività fisica inseme ad una corretta nutrizione sia una vera e propria Terapia per pervenire e curare la stragrande maggioranza delle patologie degenerative dell’era moderna.