Il deficit di Viamina D nella popolazione mondiale sta assumendo i contorni di una vera e propria “pandemia” e la domanda che ci viene posta e ciponiamo nella pratica clinica comune è quale è il dosaggio di Vitamina D da somministrare ai nostri pazienti. J. Christopher Gallagher ha pubblicato sulla rivista Annal Internal Medicine uno studio della durata di un anno 1 anno controllato con placebo per 163 donne sane in postmenopausa di età compresa tra 57 e 90 anni e almeno da 7 anni in menopausa con insufficienti livelli di vitamina D (< 37 nmol/l)
Le partecipanti allo studio sono state trattate con dosi di di vitamina D3 “crescenti” 400 UI / die, 800 UI / die, 1600 UI / die, 2400 UI / die, 3200 UI / die, 4.000 UI / die e 4800 UI / die, o placebo per 1 anno.
A ognuna delle partecipanti è stata somministrata vitamina D3 capsule al mattino, oltre ad un supplemento di calcio due volte al giorno per stabilire una dose di calcio da 1.200 mg / die a 1400 mg / giorno, sulla base di 7 giorni diario alimentare.
L’IMC (Indice di Massa Coroprea ) ha avuto un effetto significativo sui livelli di Vitamina D , le donne in sovrappeso avevano livelli di 12,5 nmol / L inferiori e i partecipanti obesi 17.5 nmol / L inferiori ai partecipanti con normale BMI.
I ricercatori hanno concluso che i livelli di Vitamina D aumentati con dosi più elevate di a 112 nmol / L di vitamina D3 con somministrazioni da 3.200 UI / die a 4.800 UI / die. E D3 800 UI di 50 nmol / L con dosi di 800 UI / die nel 97,5% dei partecipanti.
Come possiamo vedere dai dati di questo studio la “forbice “ tra i dosaggi da somministrare appare molto ampia e che vari fattori oltre la menopausa possono influenzare la situazione compreso lo stato di sovrappeso e obesità cosa peraltro nota in letteratura.
La ns opinione è quella di individualizzare al massimo la somministrazione tenedo conto dei livelli di partenza del dosaggio della 25 OHD3 del sesso, dell’età, dello stato fisioloigico pre o post menopausale o pre o post andropausa ripetendo dosaggi seriati nel tempo per poter personalizzare una “quota” di supplemento che raggiunga lo scopo prefisso vale a dire garantire adeguati livelli di Vitamina D al nostro organismo .